post elezioni e post era dem, forse...

Dopo qualche giorno, che a caldo rischiavo di lasciarmi prendere da rabbia e sconforto, voglio fare un augurio a questo nostro paese che ha fatto la sua scelta. E almeno sono felice che abbia fatto una scelta e che, contrariamente alle aspettative, in tanti siano andati a votare, non cedendo alla tentazione di arrendersi all'inerzia, alla voglia di non assumersi la responsabilità del futuro di tutti noi.
Complimenti e grazie a tutti quelli che sono andati a votare, che tirarsi indietro non lo trovo davvero accettabile, non se si vuole vivere in società con il resto della popolazione, dentro un sistema che continuamente viene criticato ma che poi in pochi cercano di cambiare.
Detto questo, il risultato non è certo di mio gradimento, me l'aspettavo, eccetto forse l'exploit di Salvini che ancora non riesco a digerire, soprattutto nel centro e sud Italia! Da sarda non capisco come si possa andare a votare Lega, ma del resto non capisco neanche chi vota indipendentista, per cui le due cose forse sono collegate. Non sono per le autonomie spinte, sono una maniaca del controllo e, per natura, forse troppo centralista.
Ma quel che mi fa rabbia è che sono certa che chi ha votato Lega e anche 5 stelle, lo ha fatto per la paura fottuta degli immigrati, per quanto qui in Sardegna ti ci devi proprio impegnare per incrociare più di due extracomunitari per strada in uno stesso giorno! Ma tant'è! La paura fa vedere stranieri e pericoli ovunque. E poi hanno votato pensando che forse ci sarà modo di pagare meno tasse, o di evaderle con più facilità di quanto già non accada, e per ultimo, che forse lo Stato comincerà ad aprire i rubinetti e a distribuire redditi di cittadinanza a tutti, in barba al debito pubblico in crescita e fingendo che tagliare stipendi e vitalizi ai parlamentari e simili possa compensare quelle uscite. Già, perché la spending review di cui tanto hanno parlato i grillini in realtà non si capisce dove intendano attuarla! E' vero che sprechi ce ne son tanti, e lavorando in una pubblica amministrazione posso averne una qualche idea, ma certo non stanno dove pensano loro! E' la cattiva gestione che genera sprechi, è la tendenza a mettere al vertice degli incapaci che genera a cascata inefficienze e ingiustizie, è il non pretendere che chi fa l'amministratore locale sia almeno preparato e in grado di comprendere i meccanismi della macchina che dovrebbe governare, a rendere impossibile una gestione responsabile delle risorse o, a volte, a impedirne proprio l'utilizzo anche quando le risorse abbondano!
Insomma, è l'incompetenza a rendere impossibile il cambiamento, per questo (e non solo) non mi convince un movimento che dell'improvvisazione e della verginità fa il suo motto! Io preferisco l'esperienza e la serietà.
Io preferisco chi mi dice che per fare determinati lavori ci vuole preparazione, professionale o accademica poco cambia, preferisco chi mi dice che, se non muovi il culo per cercare lavoro, non sarà lo Stato a bussare a casa per offrirtelo, preferisco chi mi dice che all'impegno e allo studio corrisponderà una posizione proporzionalmente vantaggiosa o di prestigio, non che per il solo fatto di esistere si possa aspirare a uno stipendio quando non fai nulla per conquistarlo e poi per meritarlo!
Preferisco la meritocrazia al "tutto per tutti". Preferisco le uguali opportunità di ottenere lavoro, casa, famiglia, felicità, senza che queste stesse cose vengano lette come diritto soggettivo inalienabile anche se non hai proprio voglia di metterti in gioco e dimostrare chi sei e cosa puoi fare.
Ho tanti amici che si fanno il mazzo, e che infatti lavorano, fosse pure in modo non continuativo, ma ce la fanno! E ne ho altri che risultano poveracci e che, lo so bene, hanno avute tante possibilità di avere un lavoro o un'attività o comunque una vita "regolare" che richiedeva soltanto metter la sveglia la mattina, alzarsi e fare giornalmente quello che erano assolutamente in grado di fare, a volte con maestria! Quelle possibilità le hanno sempre bruciate per poi venire da me a piangere miseria, a darmi della "fortunata" per il mio noioso lavoro uguale tutti i giorni della mia vita, per il mio modesto ma sicuro stipendio col quale, sono certa, col tenore di vita che pretendono di avere, non sarebbe bastato loro per metà mese! Non hanno soldi e hanno tante più cose di me, nel senso che hanno sempre i contanti in tasca, magari sganciati da genitori generosi, fratelli e amici ai quali chiedono senza ritegno alcuno (e tra questi ci son anch'io, che ci casco sempre!), escono tutti i giorni, bevono, giocano, si divertono, alla faccia dei vari figli che intanto hanno messo al mondo e per i quali si recano in comune a chiedere assistenza, anzi, a pretenderla!
Lo so che ci sono persone che hanno perso il lavoro e che davvero vivono situazioni disastrose insieme alle loro famiglie, sono fermamente convinta che a loro e a chi ha davvero difficoltà dovrebbero essere indirizzate le nostre attenzioni e le risorse economiche. Io sono per uno stato sociale forte e presente, ma non sono per l'assistenzialismo puro che non ha mai fatto bene a nessuno!
La sola espressione "reddito di cittadinanza" mi da i brividi. Cosa raccontiamo ai nostri giovani, che si ha diritto ad avere tutto anche se si è scelto (e ribadisco "scelto") di non studiare, di non abbassarsi a fare lavori proponibili a chi non ha nemmeno un diploma, di avere la puzza sotto il naso e, magari, di andare pure in giro a vandalizzare e distruggere ciò che è stato costruito, acquistato, realizzato, con il gettito fiscale generato da chi si adatta a timbrare il cartellino ogni giorno, a fare magari anche il lavoro di qualcun altro che non è in grado di farlo (ma che è entrato comunque, non per colpa sua ma di qualcuno che pensa che far del bene significhi  dare lavoro a chi non sarà mai in grado di svolgerlo!), a pagare bollette e rispettare le regole, insegnando ai propri figli a fare altrettanto, e a capire che bisogna sognare, certo, ma bisogna anche darsi da fare per realizzare quei sogni!
Insomma, oggi penso che a queste elezioni si sia scelta la strada che sembrava più facile e promettente, penso che in molti pensino davvero che si possa mandare al macero la riforma delle pensioni, che si potrà ricominciare a spendere e spandere come ai tempi di DC e PSI, che il deficit e lo spread siano solo invenzioni di fantomatici complottisti, che l'Europa sia solo una mangiatoia dalla quale attingere senza dare, che cacciando via gli stranieri, meglio se buttandoli giù dai barconi prima di vederli, si possa proteggere il nostro orticello e ignorare il fatto che il mondo è cambiato, che l'Italia non è una nostra proprietà, che la globalizzazione non esiste solo quando ci fa comodo, che tutti, tutti al mondo, hanno diritto di cercare e inseguire la felicità o, più spesso, la sopravvivenza!
Io ero e sono con il PD, qualcuno dice che sembro una bigotta in chiesa, che vivo la politica come una fede, con il prosciutto sugli occhi. Non lo credo, io vedo le distorsioni all'interno del partito e del sistema paese, io vorrei che venissero corrette, ma so anche che la perfezione non esiste, che a cercar continuamente una nuova casa dove fare l'uovo, senza accertarsi che sia davvero meglio della precedente, si rischia soltanto di buttare al cesso tutto ciò che si è faticosamente costruito fino ad ora. E si è costruito tanto, di questo dovremmo andare orgogliosi. Le riforme che gli altri vorrebbero affossare, sono riforme perfettibili, ma di sicuro innovative e mirate a una maggiore efficienza ed equità sociale. E se solo il paese avesse creduto nella riforma costituzionale, adesso avremmo un'Italia diversa, con un governo 5 stelle solido, che avrebbe potuto governare serenamente per 5 anni senza dover mendicare voti in giro! Avremmo avuto una sola Camera, un processo legislativo più veloce e snello, un governo che avrebbe dovuto metterci la faccia e rispondere del suo operato.
Per questo penso che ora il PD stia rispondendo del suo operato in modo ingiusto. La faccia ce l'ha messa, le decisioni sono state prese, con coraggio, ma forse la comunicazione non è stata il massimo. E, certo, la classe politica, soprattutto a livello locale, non all'altezza (vedasi Giunta Pigliaru qui in Sardegna!!!).
E adesso mi fa male vedere Renzi che scalpita come uno scolaretto capriccioso, annebbiato dalla rabbia, senza autocontrollo e guidato da desiderio di vendetta e rivalsa. Ma nei confronti di chi poi? Perché questo atteggiamento alla fine farà male solo al paese, che il partito se n'è già fatto abbastanza! Se non si formerà alla svelta un governo, questo paese andrà in caduta libera e io questo non lo desidero, anche se dovesse significare fare da stampella ai 5 stelle. Il paese li ha scelti, è solo colpa di questa legge elettorale se non hanno i numeri. E allora diamoglieli, cercando almeno di limitare il danno quando cercheranno di andare alla deriva, di fare cazzate troppo grosse.
Hanno l'investitura del popolo, rispettiamola, diamogli la possibilità di fare quello che il paese ha chiesto loro, votando solo quello che troveremo almeno accettabile. Mi sembra più sensato che non pestare i piedi ed aspettare di vederli piangere e magari, alla fine allearsi alla Lega, che punti in comune per i miei gusti ne hanno fin troppi e se faranno un programma con loro non sarà niente di buono!!!
Io non sono contro Renzi, anzi lo ringrazio per quel che ha fatto finora. Io vorrei solo che ragionasse, che tutti lo facessero prima di spezzare in due il partito e l'elettorato. C'è un tempo per lottare e un tempo per la responsabilità, ce lo siamo sempre detti. Bè, questo è decisamente il momento della responsabilità, di dimostrare al paese che noi ci saremo sempre quando sarà necessario. E per far questo non serve un cambio di segreteria o di leader, che è dall'89 che ci facciamo del male cacciandone uno ad ogni tornata elettorale! Perché gli altri vanno sempre oltre e noi invece ci flagelliamo? Cambiare direzione si può, guidare il partito verso una transizione si può, smettere di insultarci a vicenda si può. E non va fatto per recuperare voti, che quelli per un bel po' sono andati, va fatto solo perché è giusto. Il Paese non chiede più sinistra, chiede sicurezza e coerenza.
Quindi spero di non risvegliarmi tra qualche mese con un partito distrutto e senza speranze e con un paese allo sbando.
Buona fortuna a tutti noi

Nessun commento:

Posta un commento

Neuroni impazziti ai tempi del corona virus

Che dire, sto per perdere la bussola, come tutti. Convivenza continua, incessante e forzata con marito e figlio, mentre la nostalgia di un ...